Per saperne di più..
La stufa ottimo complemento d’arredo moderno o antico. Da sempre collocata nei locali storici caratteristici tipo:rustici e cascine di campagna,agriturismo, baite e rifugi di montagna,locande,osterie,trattorie tipiche,installata con gusto nella taverna o mansarda di casa nostra. Tornata di moda revival di antiche tradizioni usi e costumi di una volta. Oggetto raffinato ed esclusivo dalle forme essenziali,insolite,curiose,uniche e originali. Spartane,sofisticate,minimaliste o eleganti, monumentali e sfarzose opere d’arte e frammenti di storia presenti anche nei musei. Protagoniste sopravvissute al susseguirsi delle diverse epoche e stili, capolavori nati dalla fantasia ed esperienza di abili esperti maestri artigiani. La cura della scelta dei materiali utilizzati, la qualità dalle lamiere di acciaio e parti in ghisa i decori, gli stampi le fusioni di forme i disegni delle maioliche che le rivestono. I fogli di mica minerale permettevano di vedere la brace degli sportelli chiusi. La pietra ollare resistente alle alte temperature del fuoco. Una sorgente di calore rinnovabile alternativa.
Un tocco poetico.
Il bagliore della luce della fiamma, lo scoppiettante crepitio che emana, rievocano l’immagine del focolare domestico famigliare. Desiderio di ritorno alle origini dei nostri vecchi antenati, ricordi che ci legano al passato. Non a caso il fuoco era simbolo di ritualità, forza, distruzione, potere di purificazione. Il fascino ipnotico del veder lambire la fiamma nello scintillio della brace, il calore dei tizzoni ardenti infonde una piacevole sensazione di intimità benessere e rilassamento. Uno strumento per recuperare armonia interiore, antistress crea momenti di relax. Mentre si legge un buon libro, sorseggiando un buon vino, vivendo momenti di riflessione per staccare la spina dalla routine quotidiana. Intrattenere gli amici più cari e riunire i famigliari intorno ad essa durante le festività e ricorrenze.
Cenni storici.
Il fascino, la bellezza di alcune stufe sopravvissute all’incuria e all’usura del tempo, alle guerre ed eventi del passato è sorprendente. Nate come semplici focolai costruiti in buche circondate da rudimentali pietre posate accatastate in cerchi concentrici. Migliorano col passare del tempo i metodi di costruzione, l’aspetto estetico funzionale affiancando i grandi ( fratelli ) camini fino allora indispensabili nei castelli dei regnanti nei secoli.
Nel periodo Gotico ( intorno al 1420-1490 ) le stufe prendono la forma di castello con guglie e torri stile medioevale vengono realizzate in aggiunta ai camini in argilla terracotta intonacate e rivestite di formelle di maiolica decorata in rilievo.
Nel Rinascimento ( 1490-1580 ) spiccano figure geometriche raffiguranti di vita della nobiltà di allora.
Il Manierismo ( 1580-1620 ). Le stufe sono monumentali iniziano le prime fusioni di ghisa raffiguranti battute di caccia con decori oro e argento.
Barocco ( 1620-1700 ) Ricche di stemmi araldici dei casati, sono realizzate su commissione per ornare palazzi con simboli sacri e profani.
Lo stile Reggenza-Barocchetto - Luigi XV ( fine 600 primi del 700 ).Grottesche e mitologiche abbondano di smalti dai colori vivaci:turchese,blu,giallo,verde e rosso vivo brillante.
IL Rococò ( 1740-1780 ). Adornate da fasci e ghirlande, a forma di campanile,merlettate chic e scanalate verticalmente, nascono le prime portatili trasportabili su ruote denominate salamandra , antenate degli inserti da camino attuali.
Luigi XVI ( ventennio del fine 700 ).Molto ricche e opulente con putti, aquile, alberi e piedini a zampa di leone.
Il Neoclassico – Chippendale. Assumono forme di obelischi, tempietti,corone napoleoniche e vittorie alate.
Luigi Filippo - Vittoriano, primo e tardo Impero - Regency ( 1800-1880 ).Rotonde a colonna sormontate da vasi, bronzi con motivi orientali, egizi e moreschi.
Biedermeier ( 1815-1840 circa ). Forme stravaganti simili a comò e mobili sembrano scolpite nel legno sormontate da sculture. Nascono le prime stufe progettate per cucinare.
Il Neogotico - Neoclassicismo - Neoromanticismo infine L’eclettismo. Ricalcano e fondono gli stili precedenti.
Liberty - La Belle Epoque - Art Decò ( 1920-1930 ) Art Nouveau fino al Moder Style.Sbocciano motivi floreali ispirati alla natura.
Primi del 900 le tipiche Musse del trentino circondate da panche di legno sormontate da cuccette per dormire al caldo simili alle Kagheloffen germaniche altoatesine sud tirolesi e al fogolar veneti al centro delle stanze.
Durante il ventennio fascista assumono forme altere e severe dai colori scuri,squadrate imponenti,inizia la produzione in serie e il riciclo di materiali dalla produzione militare bellica.
Cito alcuni famosi inventori come l’americano Beniamino Franklin, creò la stufa della Pensilvania detta francolino. L’italiano Pietro Becchi e Felici Prato fautori delle stufe a blocchi sovrapposti alternati in cotto rosso.
Le prime fonderie Neca di Necchi & A. Campiglio a Pavia.
La premiata fabbrica Osva e Sonvico di Como e Carlo Sigismunt di Milano.
Tutti ingegnosi artefici pionieri dell’evoluzione della stufa.
Le (sorelle) cucine economiche.
Furono inventate nei primi dell’ottocento un’innovazione davvero fondamentale che sconvolse le abitudini di allora, rendendo meno faticose le mansioni in cucina poiché sostituivano gli scomodi paioli di rame pesanti appesi sul fuoco tramite catene all’interno di grandi camini.
Oggi sono tornate in auge, la comodità del forno, l’ampio piano di appoggio e cottura con i cerchi concentrici che permettono di appoggiarvi sopra le pentole di qualsiasi misura e spostarle in base alla temperatura voluta. Il bagnomaria, lo scalda vivande gli accessori e utensili riposti sui corrimani che ne facilitano il trasporto. Spranghe di ottone che le circondano dove si appoggiano gli asciugamani, i bollitori di rame col rubinetto per spillare l’acqua calda. Le guarnizioni nichelate che arricchiscono gli sportelli, i piedini dalle forme più strane tipo zampe di animali i pomelli di bronzo le maniglie brunite gli inserti di ceramica. Il miglior refrattario interno marcato e numerato, le griglie di ghisa massiccia col raccogli tira cenere. Extra forti consentivano di cucinare direttamente sul fuoco o sulla pietra ollare, una cottura sana sopra la brace per esaltare il gusto dei prodotti genuini nostrani,riscoprendo ricette dimenticate tramandate da anni, una buona tavola semplice e generosa di sapori e aromi.
Il restauro.
Col passare del tempo è sempre più difficile per me trovare delle stufe rare e interessanti dimenticate nelle cantine in solaio o nei mercatini. Recuperarle a volte non è impossibile, occorre un abile e paziente lavoro e conoscenze delle tecniche di restauro. Il recupero dei pezzi mancanti o troppo usurati con altri identici ma in buono stato. Una pulizia accurata,smontaggio e rimontaggio delle parti preventivamente carteggiate sabbiate. La tempistica corretta nel riassemblarla,verniciatura e stuccatura con prodotti specifici resistenti alle alte temperature. Ripristino della ferramenta originale viti, dadi pomoli,decori e fregi, il rifacimento di lamiere e delle mattonelle refrattarie con malta termica speciale, la sostituzione dei cerchi e griglie danneggiate, il recupero degli accessori e utensili inerenti il loro periodo. Dedico tanta passione e tempo libero alle mie stufe da circa quarant'anni, ho ereditato il mestiere da mio padre e prima da mio nonno, quando riesco a rimetterne in funzione una provo grande soddisfazione e motivo di orgoglio che mi ripaga dalla fatica necessaria. Ho visto modelli di pregio dall’Europa: Italia,Francia,Germania,Austria,Svizzera,Svezia dai paesi dell’est, dall’America al Canada nei luoghi dal clima più rigido.
Informazioni descrizioni e consigli utili per utilizzare una stufa.
La stufa richiede una certa manualità nella conduzione pulizia e manutenzione, però ci rende indipendenti da aumenti di combustibili diversi ed è perfetta per le stagioni intermedie. Nelle giornate piovose favorisce l’ eliminazione dell’umidità in eccesso in modo igienico asciuga la biancheria agendo come un deumidificatore naturale. La scelta giusta e potenza adatta di una stufa dipende principalmente dalle dimensioni dei locali da riscaldare, la vicinanza di una canna fumaria per il corretto collegamento dei tubi di scarico intubati . Per esempio se viene posizionata a ridosso di una scala, manda tepore anche al piano superiore, in una nicchia tra due locali adiacenti migliora la resa termica. La fase di accensione avviene preparando al suo interno strati di carta,cartone e piccola legna secca da cassetta, in commercio ci sono anche delle apposite comode zollette e legna forata e pressata. Fate in modo che il pozzetto riceva l’aria necessaria per non soffocare la fiamma, lasciate aperta l’eventuale serranda per evitare ritorno di fumo nella stanza. Non spegnete mai il fuoco versandoci acqua sopra ne inserite legna ghiacciata dall’esterno rischiate rotture della ghisa dovute all’improvviso sbalzo di termico. Per la provvista in legnaia cercate un posto adatto ventilato e rivolto al sole, proteggetela dalla pioggia. Accatastate i pezzi di legna a croce sollevati da terra sul bancale lasciando spazio tra essi per farla seccare più rapidamente senza marcire. Usate quella stagionata da almeno un’ anno o due La legna è fonte di calore ed energia rinnovabile, scalda nel modo più ecologico sempre che non derivi da tagli indiscriminati di alberi protetti. Chi possiede un terreno boschivo utilizza la propria legna risparmiando. Dalla decomposizione naturale di essa; nel bosco si libera la stessa quantità di gas pari a quella bruciata da noi, poi torna ad essere riassorbita dalle piante chiudendo un ciclo naturale. E’ importante conoscere le varie tipologie più idonee alla combustione, vi suggerisco: frassino, olmo, betulla, robinia,castagno,acero, cipresso e tiglio i fruttati: pero, melo, susino, mandorlo, mirto e alloro rilasciano fragranze aromatiche naturali gradevoli. I più pregiati faggio,quercia, noce e rovere mentre pino abete e larice fanno fumo e incrostazioni dovute alle resine in essi contenute . Controllate il colore dei fumi in uscita non dovrebbero essere densi e giallastri la fiamma bluastra sul letto della brace rosso viva e l’assenza di odori sgradevoli provocati da gas incombusti è indice di buon funzionamento senza sprechi e consumi eccessivi. Un termometro a collare posto sul tubo indica se i fumi escono abbastanza caldi. Non svuotate completamente la cenere dal fuoco essa aiuta a mantenere calda la graticola rallenta la combustione riducendo il dispendio d’energia, quindi risparmiando materia prima. Tolta dal cassetto che la raccoglie e sparsa sul terreno è un ottimo fertilizzante naturale per piante e fiori tiene lontano i parassiti evitando la crescita di erbacce. Di colore bianca o grigio chiaro farinosa al tatto priva di residui incombusti significa bruciare bene completamente. Fate controllare periodicamente l’efficienza della canna fumaria ovvero il buon tiraggio e pulizia dei tubi di scarico dei fumi. Se i residui di creosoto e fuliggine formatosi durante l’utilizzo prolungato non vengono rimossi in tempo potrebbero a loro volta incendiarsi surriscaldando l’interno delle pareti dove si erano pian piano accumulati. Non bruciate scarti di compensati verniciati incollati plastificati o laccati,portateli alla discarica preposta al loro smaltimento. Il comignolo fumaiolo deve superare l’altezza del colmo del tetto di almeno 80 centimetri rivolto a pieno vento. I tubi si possono montare a tiro di fumo o rientro di condensa ( al contrario )in questo caso vanno sigillate bene le giunte con mastice refrattario adatto. Semplice e immediata precauzione consiste nel guardare all’interno della canna fumaria dal basso verso l’alto per vedere la luce proveniente dell’esterno. Utile la messa in opera di una rosetta di controllo e ispezione nelle immediate vicinanze dell’imbocco del tubo togliete il coperchio e avvicinate una candela la fiamma deve essere risucchiata all’interno dello scarico. Verificate l’assenza di retine, serrande chiuse, ostruzioni varie fogliame, sabbia, nidi di uccelli o calabroni e vespe. La legna per bruciare consuma ossigeno di conseguenza è obbligatorio fare una presa d’aria delle giuste dimensioni e altezza da terra bucando il muro comunicante con l’esterno per facilitare il ricambio dell’aria fresca eliminando quella viziata consumata. Proibito utilizzare carbone e derivati, lignite o antracite provocano monossido di carbonio dannoso e inquinante pericoloso per la nostra salute. Ci sono apparecchi elettronici dotati di sensore sul display che rileva la quantità di particelle tossiche in ( PM ) per verificare la salubrità dell’aria nell’ambiente interessato. Tenete alla giusta distanza di sicurezza dalla stufa oggetti tipo:( tende,carte da parati,panni stesi, rivestimenti di materiali infiammabili,impianti elettrici,moquette etc.). E’ vietato l’uso contemporaneo di apparecchi a gas ,kerosene, cappe aspiranti,camini aperti e ventilatori nello stesso locale della stufa funzionante a legna, se collegati o accesi simultaneamente bloccano l’evacuazione corretta invertendo il tiraggio dei fumi saturandone di conseguenza l’aria, situazione da evitare assolutamente pericolosa.
Non dimentichiamo ne sottovalutiamo alcune avvertenze e regole di sicurezza fondamentali, importanti e necessarie,dettate dal buon senso e dalle leggi in vigore, per evitare incidenti dovuti al cattivo uso. Queste indicazioni non sono atte ad impaurirvi, ma hanno lo scopo di informare e prevenire situazioni spiacevoli a danno della nostra incolumità.
Se dovesse capitarvi malauguratamente di dover soccorrere persone intossicate chiamate il numero 112, entrate nel locale in apnea spalancando immediatamente le finestre e portate i malcapitati subito fuori all’aperto.
Gli apparecchi funzionanti a gas.
In caso di perdite di gas metano vale la stessa regola degli intossicati da monossido di carbonio ma non accendete le luci o apparecchi elettrici che possono innescare una possibile esplosione.
Attenzione in forte presenza di gas GPL propano o butano da bombola non è sufficiente aprire le finestre come nel caso del metano, perché quest’ultimi rimangono a lungo sul pavimento essendo liquidi pesanti.
E’ bene effettuare una pulizia controllo e revisione annuale di:cucine, stufe, scaldabagni e caldaie da personale qualificato per stare tranquilli, sostituire regolarmente i tubi di collegamento agli utilizzatori verificare inoltre la tenuta dei rubinetti e il corretto funzionamento delle canne fumarie e dell’impianto.
Evitate il fai da te.